Trascorsi anni molto complessi, la casa torna al centro della discussione attraverso un mutamento essenziale: gli spazi non devono più essere rigidamente definiti, ma la fluidità di ruoli assegnati, di aree, la commistione tra indoor e outdoor ha trasformato l'intera riflessione di progettisti e designer. Al tempo stesso, il concept interno delle Fiere ha messo in discussione l'intero comparto, tanto da portare ad una necessaria revisione del formato espositivo, con un punto fermo: “poter continuare a generare valore per tutta la design community”.
3 sono le importanti novità che attendono il pubblico e gli addetti ai lavori del Salone del Mobile 2023, così come sono state presentate. Scopriamole insieme:
Il programma di quest'anno prevede numeri da capogiro: 1.962 espositori, di cui oltre 550 giovani talenti under 35 e 27 scuole di design.
In tale costruzione progettuale emerge un focus: il Salone darà origine a dei mondi diversi ma complementari, formalizzati in più concept:
Tutto avverrà in maniera fluida, grazie ad una distribuzione ed un layout ideati su un unico livello, percorsi esperienziali e aree di sosta e riposo, spazi culturali ed estetici; immancabili workshop verticali, talks, conferenze, mostre, installazioni site specific, bookshop per offrire “ai visitatori la possibilità di un’esplorazione appassionante, soggettiva, memorabile, la sola in grado di creare connessioni (anche di business) di lungo periodo”.
Ogni anno, il Salone del Mobile e tutti gli eventi, le manifestazioni che lo accompagnano, portano la riflessione quotidiana sul Design anche dei non addetti ai lavori, generando un dialogo collettivo con quello che è stato, ed è, il Design Thinking, quell'approccio creativo e innovativo alla risoluzione dei problemi che si concentra sulle esigenze degli utenti. Questa metodologia utilizza una serie di strumenti e tecniche per comprendere le esigenze, i desideri e le esperienze degli utenti, e utilizza queste informazioni per sviluppare soluzioni che rispondano ai loro bisogni. Il processo di Design Thinking prevede diverse fasi, tra cui la comprensione del problema, la definizione del contesto, la generazione di idee, la prototipazione e il test delle soluzioni. L'obiettivo finale del Design Thinking è quello di creare prodotti e servizi che migliorino l'esperienza degli utenti e risolvano i loro problemi in modo efficace ed efficiente.
Milano, considerata la capitale del design, grazie alla sua lunga e ricca storia in questo campo ed in quello dell'arte, conferma, edizione dopo edizione, la sua peculiare affezione verso una multiprospettiva che ha confini internazionali. La città è stata la culla del movimento del design italiano negli anni '50 e '60, grazie alla presenza di importanti istituzioni come la Triennale di Milano e al Politecnico. Il capoluogo lombardo non può, perciò, che esser sede di importanti eventi come il Salone del Mobile e la Design Week, che attirano designer e appassionati da tutto il mondo. Inoltre, la città ospita numerose aziende di design e di arredamento, che contribuiscono al prestigio e alla riconoscibilità del design italiano in tutto il mondo.
Le esposizioni sono uno dei fulcri della kermesse: ai padiglioni 9-11 e 13-15 si svolgerà la biennale della luce, Euroluce, con un nuovo layout firmato Lombardini22. Il concept di questa manifestazione biennale è The city of Lights, a cura da Beppe Finessi ed il cui nucleo sarà “Aurore, a cura di Formafantasma, una grande piazza e arena per esperienze immersive e riflessive e luogo dedicato a diversi talk”. La personale di Hélène Binet, a cura di Massimo Curzi, sarà invece occasione per porre un focus su una delle maggiori fotografe contemporanee, grazie ad una selezione di opere capaci di indagare e narrare la relazione tra luce naturale e architettura. Martina Sanzarello curerà l’allestimento della mostra che rende omaggio alla classica lampadina a incandescenza: una storia contemporanea, tra arte e design. E poi ancora quella che è stata definita “una carrellata di “stelle artificiali”, ovvero oggetti e apparecchi luminosi di nuova sperimentazione” a cura di Matteo Pirola, mentre Michele Calzavara sarà curatore di una rassegna d’immagini di architettura degli interni dove protagonista è la luce artificiale.
Ospite d'eccezione, poi, l'artista Maurizio Nannucci, tra i più grandi interpreti del ruolo della luce artificiale nell’arte contemporanea. Per questa edizione del Salone del Mobile realizzerà una grande un’installazione site-specific, una lunga scritta luminosa al neon You can image the opposite. Opera che, in modo virtuoso e curioso, esorta a immaginare all'incontrario, in pieno sperimentalismo.
Ruolo importantissimo quello affidato al Bookshop, significativa libreria specializzata in design, arte e illustrazione, affiancata da declinazioni varie, tra cui anche libri di letteratura che, in qualche modo, esplorano il tema della luce. Lo spazio, a cura di Corraini Editori vede la progettazione dello studio Formafantasma. Anche in tale occasione, in un'epoca in cui il digitale regna sovrano, la centralità del Bookshop è di strardinaria rilevanza.
Protagonisti della ventiquattresima edizione del SaloneSatellite saranno 550 giovani talenti under 35 riuniti sotto il tema “Design Schools – Universities / BUILDING THE (IM)POSSIBLE. Process, Progress, Practice". Un tema di grandi sfide che “ponendo le scuole e le università di design sotto i riflettori, vuole sottolineare il contributo indelebile che hanno dato e continuano a dare alla formazione dei nuovi designer e allo sviluppo della progettazione.”
Ospite attesissimo sarà Gaetano Pesce, il cui contributo interdisciplinare al mondo del progetto attraverso la sua lunga carriera potrà essere d'ispirazione per i giovani talenti.
Appuntamento a Milano, allora. Immobiliare Classe A non mancherà di certo, vicina al Salone del Mobile per un altro importante motivo, oltre a quello del design: come si legge dal comunicato ufficiale “La responsabilità ambientale, economica e sociale sarà al centro dell’edizione 2023 della manifestazione che ha intrapreso il percorso che lo porterà a conseguire la certificazione ISO 20121 per la gestione sostenibile dell’evento” e noi di Immobiliare Classe A non possiamo che essere d'accordo.
Ti abbiamo svelato cosa troverai a Milano ma ti aspettiamo sul nostro blog e continua a seguire i nostri canali social, Facebook e Instagram con tutti gli aggiornamenti di Immobiliare Classe A.