Fonti Rinnovabili: per i consumi domestici crescita al 60%

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Fonti Rinnovabili: per i consumi domestici crescita al 60%

25/05/2023 11:38

Fonti rinnovabili & Consumi. Il nostro Paese, lo scorso 15 maggio, ha anticipato il proprio Overshoot Day: ha esaurito le proprie risorse naturali considerate disponibili per il 2022. Questo si traduce che in soli 5 mesi, l'Italia non ha più a disposizione le risorse naturali che il nostro pianeta potrebbe mettere a nostra disposizione per un anno intero. Da più di un mese, quindi, siamo in debito con la Terra.

 

 

“Whatever we make it into, Earth will be our only home for a very long time to come. There is no Planet B.”

“Qualunque cosa ne faremo, la Terra sarà la nostra unica casa per molto tempo a venire. Non esiste un Pianeta B.”

Mike Berners Lee

 

Dal 13 giugno 2022 il 60% dei consumi domestici dovrà essere coperto la fonti energetiche rinnovabili

 

La direttiva dell'Unione Europea 2018/2001 del Parlamento Europeo e il decreto legislativo n.199/2021 adottato in attuazione della direttiva dell’11 dicembre 2018 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, si proponeva già, nell'ambito di una politica energetica di matrice sovranazionale e comunitaria, di indicare tra i principali obiettivi la promozione delle forme di energia da fonti rinnovabili con la volontà di incrementarne l'aumento potenziale di utilizzo, entro il 2030,fino al 32%.

 

 

 

 

Obbligo di approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili: cosa significa?

 

Il decreto legislativo n.199/2021 ha recepito tale direttiva imponendo ulteriori obblighi per gli edifici di nuova costruzione, oltre che per quelli in via di ristrutturazione rilevante, e nella fattispecie per quelli il cui titolo edilizio sia stato richiesto dalla data del 13 giugno 2022. Il mancato rispetto di tali obblighi previsti corrisponderà alla negazione da parte del Comune della concessione del titolo edilizio. 

Nello specifico, le misure obbligatorie prevedono l'uso di fonti di energia rinnovabile per: 

la copertura dei consumi di calore

la copertura dei consumi di elettricità

la copertura dei consumi di raffrescamento

e perciò, la questione delle percentuali è così distribuita: 

in misura non inferiore al 60% dei consumi previsti per la produzione di acqua calda sanitaria e, al tempo stesso

in misura non inferiore al 60% della somma dei consumi previsti per la produzione di acqua calda sanitaria, la climatizzazione invernale e la climatizzazione estiva.

 

Ciò significa anche che gli impianti dovranno essere installati in modo obbligatorio al di sopra, all'interno o nelle pertinenze relative dell'edificio nuovo o in ristrutturazione.Gli impianti, inoltre, dovranno esser dotati di una potenza elettrica minima parametrata, secondo il rapporto tra un coefficiente variabile per gli edifici esistenti e per quelli di nuova costruzione e la proiezione al suolo della sagoma dell’edificio, escluse le pertinenze.

Gli obblighi, peraltro, subiranno una rideterminazione ogni 5 anni.

 

 

 

 

Obblighi a carico di chi?

 

Per quanto riguarda gli edifici privati è prevista l'imposizione degli obblighi già menzionati a patto che si tratti di edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazioni rilevanti ai sensi del d.lgs. n. 28/2011 ed il cui titolo edilizio sia stato richiesto a partire dal 13 giugno 2022.

Si intendono, poi, quali ipotesi di ristrutturazioni rilevanti cui si fa riferimento:

'edifici esistenti aventi una superficie utile superiore a 1000 mq, soggetti a ristrutturazione integrale degli elementi edilizi costituenti l’involucro’

‘edifici esistenti soggetti a demolizione e ricostruzione anche in manutenzione straordinaria’

 

Per quel che, invece, riguarda gli edifici pubblici, cui andranno ad essere applicati gli stessi obblighi, questi saranno così ripartiti:

quote percentuali maggiori o pari al 65% dei consumi previsti per la produzione di acqua calda sanitaria e, al tempo stesso

non inferiore al 65% della somma dei consumi previsti per la produzione di acqua calda sanitaria, la climatizzazione invernale e la climatizzazione estiva. 

 

Inoltre si registra un aumento pari al 10% dei coefficienti della potenza elettrica minima

 

 

 

 

Esoneri: chi può beneficiarne?

 

Saranno esonerati da tali obblighi gli edifici allacciati ad una rete di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento efficiente che prevedano in alternativa tra essi, almeno: 

il 50 per cento di energia derivante da fonti rinnovabili;

il 50 per cento di calore di scarto;

il 75 per cento di calore cogenerato;

il 50 per cento di una combinazione delle precedenti.

 


 

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